I giorni 4 e 5 ottobre 2014 ho avuto il piacere di partecipare alla festa dell'orgoglio argentico organizzato dal collezionista bresciano Gabriele Chiesa.
Il ritrovo degli invitati intervenuti a questo evento culturale è avvenuto nel centro di Brescia, in piazza Loggia, da qui è stato sufficiente entrare nel palazzo Loggia, salire su una grande scalinata per ritrovarsi già immersi nella magica atmosfera di un week end dedicato alla fotografia tradizionale ed alle antiche tecniche.
Nel magnifico salone Vanvitelliano abbiamo potuto assistere all'inaugurazione de: "Il Vento dell'Est", una mostra collettiva di 11 fotografi dell'Europa dell'Est che per l'occasione erano anch'essi presenti all'evento. I fotografi che hanno esposto le loro opere sono: Ekaterina Dashaeva, Elena Goriacheva, Alexander Kamakaev, Anna Kowa, Iulia Krylova, Aleh Latuchka, Ksenia Shepelyaeva, Lolita Uhurian Tumilovich, Katsiryna Osipova e Iryna Yaroshevich.
Tra le fotografie esposte si ritrovano tutti i generi fotografici, il paesaggio, il ritratto, la ricerca interiore, il reportage, il documento sociale. Una galleria d'immagini che ci racconta di artisti che hanno voglia di farsi conoscere e creare un dialogo con culture diverse.
L'appuntamento successivo è stata una visita di gruppo al Museo Nazionale della Fotografia che illustrerò velocemente, con l'impegno di ritornare su questo argomento in futuro, per approfondire meglio i preziosi contenuti di questo museo voluto dagli appassionati di cinematografia e fotografia della leonessa d'Italia.
First visit to the National Museum of Photography during Phototrace 2014
The 4 and 5 October 2014 I had the
pleasure to partecipate to Phototrace 2014 the silverpride festival
organized by Gabriele Chiesa a famous collector who lives in Brescia.
The meeting of the guests attending
this cultural event took place in the centre of Brescia, Piazza
Loggia, from here it was sufficient to enter the building Loggia,
climb a grand staircase to be already immersed in the magical
atmosphere of a weekend dedicated to traditional photography and the
ancient techniques.
In the magnificent hall Vanvitelliano
we were able to attend the inauguration of "The East Wind",
a group exhibition of 11 photographers from Eastern Europe present at
the event. The photographers who have exhibited their works are:
Ekaterina Dashaeva, Elena Goriacheva, Alexander Kamakaev, Anna Kowa,
Julia Krylova, Aleh Latuchka, Ksenia Shepelyaeva, Lolita Uhurian
Tumilovich, Katsiryna Iryna Osipova and Yaroshevich.
Among the photographs on display are
found all types of photography, landscape, portrait, soul searching,
reportage, social document. A gallery of images that tells us about
the artists who want to be known and create a dialogue with different
cultures.
Next stop was a group visit to
the National Museum of Photography, I will illustrate it quickly,
with the commitment to return to this subject in the future to
investigate the precious contents of this wonderful museum, built by
the fans of cinematography and photography of the lioness of Italy.
Note: the city of Brescia is called
lioness because in 1849 its population fighted very hardly against
the austrians during 10 days of combat. On the coat-of-arms of the
city is shown the figure of a masculin lion with a big mane that has
nothing to do with the definition that the poet Giosuè Carducci gave
of Brescia.
L'ingresso del Museo Nazionale di Fotografia in vicolo San Faustino, 2 a Brescia
The entrance
Premonizione di Alexander Kamakaev
Premonition, a photography of Alexander Kamakaev from the exhibition "East Wind"
Dalla mostra: Vento dell'Est al Salone Vanvitelliano Esposizione aperta fino al 15 ottobre dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 14 alle 19. Sabato dalle 9,30 alle 12,30
La dottoressa Luisa Bondoni illustra la storia e le attività del Cinefotoclub di Brescia, fondatore del museo nel 1953.
Da questa associazione di appassionati di fotografia nacque più di 60 anni fa il desiderio di divulgare la cultura fotografica, aprire un dialogo con i professionisti del settore e raccogliere pezzi importanti delle attrezzature utilizzate da cineoperatori e fotografi, strumenti che nel tempo hanno accresciuto notevolmente il loro valore economico e culturale dando un grande prestigio alle collezioni, permettendo al Museo Nazionale di Brescia di diventare uno dei musei fotografici più importanti d'Europa.
Dopo aver avuto varie sedi, le collezioni del museo vengono raccolte nella loro totalità in uno splendido palazzo storico della Contrada Carmine, caratterizzato da pinnacoli gotici di cotto.
Oltre ad apparecchi foto-cinematografici, proiettori, incollatrici, moviole, minilab, esposimetri, stativi, ingranditori, monitor, pellicole, scatole di materiali vari, rocchetti di pellicole di formati scomparsi, timer, obiettivi, densitometri e praticamente quasi tutto ciò che è stato usato in questo campo, il Museo dispone anche di una fornitissima biblioteca che dispone di circa 8'000 volumi.
Il Museo possiede più di 60'000 immagini fotografiche di tutte le epoche partendo dai daguerrotipi, ambrotipi, ferrotipi, per arrivare fino alle stampe degli autori contemporanei.
In due apposite sale, il Museo organizza mostre fotografiche di fotografi di tutto il mondo.
In contemporanea alle grandi mostre, periodicamente viene inaugurata la Mostra nel cassetto, un'esposizione in bacheche orizzontali voluta per far conoscere parte del vasto patrimonio dell'archivio storico che altrimenti rimarrebbe nascosto.
Il Museo organizza anche conferenze a tema, incontri con autori, scrittori, studiosi, corsi di approfondimento e concorsi fotografici.
L'ingresso al Museo è gratuito, è possibile prenotare visite guidate dai volontari del Fotocineclub.
Per ogni contatto, rimando al sito del Museo Nazionale della Fotografia ed alla gentilezza della dottoressa Luisa Bondoni.
Dr. Luisa Bondoni
illustrates the history and activities of the Cinefotoclub of
Brescia, founder of the museum in 1953.
The photography enthusiasts, more than 60 years ago, had the desire
to spread the culture of photography and to open a dialogue with the
professionals in addition to collect important pieces of equipment used by
cinematographers and photographers. These tools that over time have
greatly increased their economic and cultural values, giving a great
prestige to the collections, allowing the National Museum of Brescia
to become one of the most important photographic museums in Europe.
Having had various
venues, the museum's collections are collected in their entirety in a
beautiful historic building in the Contrada Carmine, characterized by
Gothic pinnacles of terracotta.
Besides to photo-film
devices, projectors, splicers, slow-motion replays, splicers,
minilab, light meters, tripods, enlargers, monitors, film, boxes of
various materials, spools of film formats disappeared, timer,
objectives, densitometers and pretty much everything that has been
used in this field, the museum has a well stocked library with
about 8,000 volumes.
The museum has more than
60,000 photographic images of all ages starting from daguerrotypes,
ambrotypes, tintypes, to get up the prints of contemporary authors.
In two special rooms, the
Museum organizes exhibitions of photographers from around the world.
In conjunction with major
exhibitions, regularly inaugurated the exhibition in the drawer, where other pictures are showed in horizontal boards, This is make raise the awareness of the vast
historical archive that otherwise would remain hidden.
The Museum also organizes
themed conferences, meetings with authors, writers, scholars,
advanced courses and photo contests.
The entrance to the
museum is free, you can book tours by volunteers from Fotocineclub.
For each contact, refer
to the site of the National Museum of Photography and the kindness of
Dr. Luisa Bondoni.
Un'immagine da: "La mostra nel cassetto"
From "The exhibition in the drawer"
Viaggio nel degrado industriale: fotografie di Silvestro Paletti
A journey in the industrial degradation: photos of S. Paletti
In una delle mostre attualmente in corso si possono ammirare le fotografie che ritraggono il degrado industriale nell'Area ex Pietra via Orzinuovi
In one of the current exhibitions is shown the ex Pietra Area in Orzinuovi street
Nei 500 mq. occupati dall'attuale sede del Museo sono ospitate collezioni davvero notevoli che comprendono pezzi molto rari in grado di narrare la storia della cinematografia e della fotografia in modo molto completo.
In questa fotografia vediamo alcuni vecchi ingranditori fotografici ed apparecchiature per riprese cine-televisive.
In the 500 square meters occupied by the headquarters of the Museum are housed remarkable collections that include very rare pieces in a position to tell the story of cinematography and photography so very complete.
In this photograph we see some old photographic enlargers and equipment for shooting film and television.
La rarissima fotomitragliatrice prodotta nel 1930 da Zeiss Ikon è uno dei pezzi forti del Museo.
The rare Machine-gun-photo produced in 1930 by Zeiss Ikon is one of the highlights of the museum.
In una vetrina sono conservati gli esposimetri, strumenti indispensabili per misurare la quantità di luce che arriva sull'emulsione fotosensibile della pellicola e per calcolare il tempo necessario durante il quale l'otturatore resta aperto per ottenere la giusta esposizione.
Esposizione = intensità luminosa x tempo.
In a display case are kept light meter that are essential to measure the amount of light that reaches the photosensitive emulsion of the film and to calculate the time required during which the shutter stays open to get the right exposure.
Exposure = intensity of light x time.
Antica fotocamera a lastre formato 13X18 marca Lepage & C.
Ancient 5x7 Lapage & Co.
Ferrania 3m P30 formato 127
La vetrina raccoglie un bel gruppo di preziose fotocamere di legno a lastre del 1800, conosciute in Italia col nome di Campagnole.
The showcase brings together a bunch of precious wooden slabs cameras of 1800, known in Italy as country cameras.
Fotocamera da studio di legno del 1870 per lastre di formato cm 40x40
A 1870 studio camera for slabs of 15.76X 15.76 inches
Banco ottico Plaubel Peco Universal II (5x7) con obiettivo Apolanthar
Plaubel Peco Universal II and Apolanthar lens
La bellissima Ducati Sogno utilizzava un caricatore speciale per ottenere fotogrammi di formato mm 18X24. Questa strana decisione di far bobinare la pellicola all'utente con appositi caricatori ed il prezzo proibitivo del prodotto decretarono l'insuccesso di una fotocamera pregevole, ancor oggi molto ricercata dai collezionisti.
The beautiful Ducati Sogno was using a special charger for frames of size 18X24 mm. This strange decision to make winding the film to the user into special chargers and the prohibitive price of the product decreed the failure of a fine camera, still much sought after by collectors.
La microcamera delle spie naziste, una rara Minox A costruita a Riga, Lettonia, prima della Seconda Guerra Mondiale. Questo capolavoro di meccanica di precisione fu progettato, disegnato e costruito da Walter Zapp, un genio capace di fare cose che neppure ingegneri e scienziati più preparati di lui riuscirono a fare o immaginare.
Tra il 1941 ed il 1945 Zapp sviluppò il progetto di un microscopio elettronico per AEG.
The micro of Nazi spies, a rare Minox A built in Riga, Latvia, before the Second World War. This masterpiece of precision engineering was designed, engineered and built by Walter Zapp, a genius capable of doing things that even engineers and scientists more prepared than him could not manage to do, or even imagine.
Between 1941 and 1945 Zapp developed the design of an electron microscope for AEG.
The micro of Nazi spies, a rare Minox A built in Riga, Latvia, before the Second World War. This masterpiece of precision engineering was designed, engineered and built by Walter Zapp, a genius capable of doing things that even engineers and scientists more prepared than him could not manage to do, or even imagine.
Between 1941 and 1945 Zapp developed the design of an electron microscope for AEG.
Un piccolo gruppo di subminiature cameras, fotocamere molto piccole di formato inferiore al 35mm che è considerato già un formato piccolo e per questo indicato come miniature.
A small group of subminiature cameras, very small size cameras of less than 35mm. The 35 mm or 135, is considered to have a quite small size, a miniature format.
Questa combat camera doveva essere messa in funzione nel momento in cui sparava la mitragliatrice o il cannoncino di bordo, in modo che poi ci fosse la possibilità di avere una prova dell'abbattimento degli aeroplani nemici colpiti. Si tratta di una piccola cinepresa da 16mm delle dimensioni di un mattone.
This combat camera was supposed to be put into operation when firing the machine gun or cannon on board of the war plane, so that then there was a chance to have a proof of killing of enemy and to have stricken the airplane. It is a small 16mm film camera of the size of a brick.
Fotocamera da studio e per riproduzione di marca Gasc & Charconnet, lavorava con lastre di vetro di cm 55X55.
Gasc & Charconnet studio and repro camera for 21.67X21.67 inches slabs.
Ottica Petzval di Gasc & Garconnet
Petval lens
Una bella collezione di Daguerrotipi
Some Daguerrotypes
La Luminosa lastre rapide fabbricate a Genova e lastre ultra sensibili di M. Cappelli di Milano
Slabs made in Genoa and Milan
Una fotocamera da studio (13X18) della mitica Lupa di Udine di Luigi Patui
Lupa studio camera produced in Udine by Luigi Patui
La cinepresa Fastax Wollensak a prisma rotante permette d'impressionare 5600 fotogrammi al secondo, è molto robusta e fu usata per ricerche scientifiche ad alta velocità, oltre che per studiare le esplosioni nucleari e le partenze dei missili della Nasa.
Con questa veloce visita, ho voluto darvi soltanto un assaggio di quello che si può vedere al Museo Nazionale della Fotografia ed invogliarvi al viaggio ed alla visita di persona, io stesso mi riprometto di ritornare qui presto per studiare meglio ciò che è esposto e potervelo raccontare meglio.
Si ringrazia Luisa Bondoni, curatrice della mostra Vento dell'Est e del Museo Nazionale della Fotografia.
Nelle prossime pagine continuerò a parlare delle varie attività svolte durante Phototrace 2014 e dei personaggi conosciuti ed intervistati in quei giorni. Tony Graffio
The Wollensak Fastax high spedd camera is a rotating prism camera that allows to impress 5600 frames per second, it is very robust and it was used for scientific research at high speed, as well as to study nuclear explosions and the departures of NASA missiles.
With this quick visit, I just wanted to give you a taste of what you can see at the National Museum of Photography and entice who wish to travel here to visit the museum personally, I promise to come back soon to this museum for more research on what is exposed and to show you.
We thank Luisa Bondoni, curator of the exhibition East Wind and of the National Museum of Photography.
In the following pages I will continue to talk about the various activities carried out during Phototrace 2014, of the characters I known and interviewed in those days. Tony Graffio
Si ringrazia Luisa Bondoni, curatrice della mostra Vento dell'Est e del Museo Nazionale della Fotografia.
Nelle prossime pagine continuerò a parlare delle varie attività svolte durante Phototrace 2014 e dei personaggi conosciuti ed intervistati in quei giorni. Tony Graffio
The Wollensak Fastax high spedd camera is a rotating prism camera that allows to impress 5600 frames per second, it is very robust and it was used for scientific research at high speed, as well as to study nuclear explosions and the departures of NASA missiles.
With this quick visit, I just wanted to give you a taste of what you can see at the National Museum of Photography and entice who wish to travel here to visit the museum personally, I promise to come back soon to this museum for more research on what is exposed and to show you.
We thank Luisa Bondoni, curator of the exhibition East Wind and of the National Museum of Photography.
In the following pages I will continue to talk about the various activities carried out during Phototrace 2014, of the characters I known and interviewed in those days. Tony Graffio
A pochi km da casa mia vicino ad udine, c'è un grande edificio abbandato e fatiscente, oggi grazie al tuo post ho scoperto che si tratta della sede della lupa, non sapevo avessimo aziende del settore fotografico, grazie
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