La filosofia di Dick
Arentz è molto semplice, anche perché lui non è un uomo di molte
parole e riesce a riassumere ogni cosa in modo analitico e
comprensibile a tutti.
<I photograph what I
like.>
Con questo proposito,
Dick viaggia parecchio e si reca a fotografare i paesaggi dei luoghi
che lui ama, per realizzare dei libri fotografici da proporre agli
editori che stimano il suo lavoro.
Nei giorni del Phototrace
2014, Dick si trovava a Verona per lavorare al suo nuovo progetto
fotografico che s'intitolerà: The Veneto; essendo
in buoni rapporti d'amicizia con un paio di fotografi che
s'apprestavano a partecipare alla manifestazione fotografica
Bresciana, Dick era stato invitato all'evento ed ha accettato di prendervi parte con
entusiasmo.
Le origini della famiglia Arentz si trovano in Transivania, dove il padre di Dick nacque nel 1899 a Mediasch, una cittadina
tedesca vicino ad Hermannstadt (Sibiu), un tempo
nell'Impero Austro Ungarico, oggi in Romania. A soli 13 anni, Arentz senior emigrò
negli USA per stabilirsi a Detroit, in Michigan, dove Dick nacque nel
1935.
Il
padre lavorava come falegname alla costruzione di mobili di legno, ma
era anche un fotoamatore.
Dick
iniziò la sua carriera come medico, ma nel 1965 iniziò ad
appassionarsi seriamente alla fotografia e dal 1970 al 1973 frequentò
i corsi di questa disciplina alla Michigan University, sotto la
direzione di Phil Davis.
Proseguì
poi la sua preparazione leggendo tutti i libri di Edward Weston e
studiando con Ansel Adams.
Nel
1980 iniziò a lavorare professionalmente come fotografo.
Tornò
molte volte in California e rimase in contatto anche con Phil Davis,
sia per approfondire il suo miglioramento al sistema zonale di Adams,
sia per dedicarsi alla stampa al platino ed al palladio.
Nel
1982 venne per la prima volta in Italia per realizzare dei paesaggi
insoliti e poi ritornò ancora in questo paese nel 1986.
Arentz
è molto conosciuto in tutto il mondo per il suo libro intitolato:
Platinum and Palladium printing, la
Bibbia di ogni stampatore interessato alla pratica di questa antica
tecnica che dal 1873 è rimasta del tutto invariata.
Nella
nuova edizione, è stato inserito un nuovo capitolo per parlare della
preparazione del negativo digitale.
Dopo
essere stato riconosciuto come il maestro della stampa al platino e
al palladio, nel 2005, Arentz conobbe la fotografa Lucia Gellard, che
diventò la sua compagna, fino a quando lei si spegnerà a causa di
un tumore ai polmoni nel 2011.
Lucia
aveva origini italiane, così insieme tornarono altre 4 volte in
Italia per progetti di lavoro.
Arentz,
trascorre l'estate a Flagstaff in Arizona e, anche se fotografa in
bianco e nero, ama molto l'autunno per i suoi colori. Infatti egli ha scelto questa
stagione per trascorrere 5 settimane in Veneto.
Dick
Arentz dice di non organizzare più mostre fotografiche perché
questa attività è diventata per lui troppo faticosa. Per lo stesso
motivo, già nel 2004 è passato alla fotografia digitale. Dice
d'utilizzare una Leica M8, ma durante la nostra breve intervista
aveva al collo una Sony Apha 7R con un adattatore per ottiche Leitz.
Nei due giorni trascorsi insieme, gli ho sempre visto utilizzare solo
un Summilux 35mm f 1,4.
Dick
afferma che sia le tecniche digitali che quelle analogiche sono
meravigliose, la pellicola però richiede l'utilizzo di fotocamerere
molto ingombranti e pesanti, oltre ad essere più difficile da
reperire ed ad avere qualche problema di velatura nel passare
attraverso i controlli a raggi X degli aereoporti. Nonostante questi
problemi ed il fatto che la pellicola sia diventata anche abbastanza
costosa, Dick dice che se fosse più giovane continuerebbe ad usare
questo tipo di supporto. Tony Graffio
Dick Arentz ama l'Italia anche per il buon cibo e la simpatia della gente
Dick Arentz loves Italy because of the good food and friendly people
Talking to the Master of the
Platinum Palladium Techiques
Dick Arentz's philosophy
is very simple, because he is not a man of many words and he manages
to sum up everything in an analytical way understandable to all.
<I photograph what I
like.>
With this in mind, Dick
travels a lot and went to photograph the landscapes of the places
that he loves to make photo books to propose to publishers who value
his work.
Before the days of
Phototrace 2014, Dick was in Verona for work on his new photographic
project: The Veneto; being in good relations of friendship with a
couple of italian photographers who partecipated at the photographic
event of Brescia, Dick had been invited to Phototrace 2014 and he has
agreed to take part at it with enthusiasm.
The origins of the Arentz
family are found in Transivania, where his father was born in 1899 in
Mediasch, a German town near Hermannstadt (Sibiu), a time in the
Austro-Hungarian Empire, now in Romania. At age 13, Arentz senior
emigrated to the USA to settle in Detroit, Michigan, where Dick was
born in 1935.
His father worked as a
carpenter in the construction of wooden furniture, but he was also an
amateur photographer.
Dick began his career as
a doctor, but in 1965 began to seriously passionate about photography
and from 1970 to 1973 he attended courses in this discipline at the
Michigan University, under the direction of Phil Davis.
Then, he continued his
preparation by reading all the books of Edward Weston and studying
with Ansel Adams.
In 1980 he began working
professionally as a photographer.
He returned many times to
California and stayed in touch with Phil Davis, both to deepen its
improvement to the Adams' zonal systemsy and to devote himself to the
platinum and palladium print.
In 1982, he was for the
first time in Italy to achieve unusual landscapes and then he
returned again in this country in 1986.
Arentz is very well known
around the world for his book entitled: Platinum and Palladium
printing, the Bible of every printer interested in the practice of
this ancient technique which since 1873 has remained completely
unchanged.
In the new edition, a new
chapter has been added to discuss the preparation of the digital
negative.
After being recognized as
the master of platinum and palladium print, in 2005, Arentz met the
photographer Lucia Gellard, who became her partner, until she turns
off due to lung cancer in 2011.
Lucia had Italian
origins, so together they returned 4 times in Italy for work
projects.
Arentz, spends the summer
in Flagstaff, Arizona, and while photographing in black and white,
loves autumn for its colors. In fact, he has chosen this season to
spend five weeks in Veneto.
Dick Arentz says he does
not organize photographic exhibitions anymore because this activity
has become too tiring for him. For the same reason, in 2004 he moved
to digital photography. He says to use a Leica M8, but during our
brief interview he had at his neck a Sony Apha 7R with a Leitz lens
adapter. In the two days we spent together, I have always seen him
only using a Summilux 35mm f 1.4.
Dick states that both,
digital techniques and analog ones are wonderful, the film, however,
requires the use of very bulky and heavy cameras, in addition film is
more difficult to find and has some problems of haze in passing
through the X-rays controls of the airports. Despite these problems
and the fact that the film has also become quite costly, Dick says
that if he was younger, he would continue to use this type of
support. Tony Graffio
All rights reserved to Tony Graffio
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