domenica 19 ottobre 2014

Breve chiacchierata con Dick Arentz, Maestro della stampa al platino ed al palladio

La filosofia di Dick Arentz è molto semplice, anche perché lui non è un uomo di molte parole e riesce a riassumere ogni cosa in modo analitico e comprensibile a tutti.
<I photograph what I like.>
Con questo proposito, Dick viaggia parecchio e si reca a fotografare i paesaggi dei luoghi che lui ama, per realizzare dei libri fotografici da proporre agli editori che stimano il suo lavoro.
Nei giorni del Phototrace 2014, Dick si trovava a Verona per lavorare al suo nuovo progetto fotografico che s'intitolerà: The Veneto; essendo in buoni rapporti d'amicizia con un paio di fotografi che s'apprestavano a partecipare alla manifestazione fotografica Bresciana, Dick era stato invitato all'evento ed ha accettato di prendervi parte con entusiasmo.
Le origini della famiglia Arentz si trovano in Transivania, dove il padre di Dick nacque nel 1899 a Mediasch, una cittadina tedesca vicino ad Hermannstadt (Sibiu), un tempo nell'Impero Austro Ungarico, oggi in Romania. A soli 13 anni, Arentz senior emigrò negli USA per stabilirsi a Detroit, in Michigan, dove Dick nacque nel 1935.
Il padre lavorava come falegname alla costruzione di mobili di legno, ma era anche un fotoamatore.
Dick iniziò la sua carriera come medico, ma nel 1965 iniziò ad appassionarsi seriamente alla fotografia e dal 1970 al 1973 frequentò i corsi di questa disciplina alla Michigan University, sotto la direzione di Phil Davis.
Proseguì poi la sua preparazione leggendo tutti i libri di Edward Weston e studiando con Ansel Adams.
Nel 1980 iniziò a lavorare professionalmente come fotografo.
Tornò molte volte in California e rimase in contatto anche con Phil Davis, sia per approfondire il suo miglioramento al sistema zonale di Adams, sia per dedicarsi alla stampa al platino ed al palladio.
Nel 1982 venne per la prima volta in Italia per realizzare dei paesaggi insoliti e poi ritornò ancora in questo paese nel 1986.
Arentz è molto conosciuto in tutto il mondo per il suo libro intitolato: Platinum and Palladium printing, la Bibbia di ogni stampatore interessato alla pratica di questa antica tecnica che dal 1873 è rimasta del tutto invariata.
Nella nuova edizione, è stato inserito un nuovo capitolo per parlare della preparazione del negativo digitale.
Dopo essere stato riconosciuto come il maestro della stampa al platino e al palladio, nel 2005, Arentz conobbe la fotografa Lucia Gellard, che diventò la sua compagna, fino a quando lei si spegnerà a causa di un tumore ai polmoni nel 2011.
Lucia aveva origini italiane, così insieme tornarono altre 4 volte in Italia per progetti di lavoro.
Arentz, trascorre l'estate a Flagstaff in Arizona e, anche se fotografa in bianco e nero, ama molto l'autunno per i suoi colori. Infatti egli ha scelto questa stagione per trascorrere 5 settimane in Veneto.
Dick Arentz dice di non organizzare più mostre fotografiche perché questa attività è diventata per lui troppo faticosa. Per lo stesso motivo, già nel 2004 è passato alla fotografia digitale. Dice d'utilizzare una Leica M8, ma durante la nostra breve intervista aveva al collo una Sony Apha 7R con un adattatore per ottiche Leitz. Nei due giorni trascorsi insieme, gli ho sempre visto utilizzare solo un Summilux 35mm f 1,4.
Dick afferma che sia le tecniche digitali che quelle analogiche sono meravigliose, la pellicola però richiede l'utilizzo di fotocamerere molto ingombranti e pesanti, oltre ad essere più difficile da reperire ed ad avere qualche problema di velatura nel passare attraverso i controlli a raggi X degli aereoporti. Nonostante questi problemi ed il fatto che la pellicola sia diventata anche abbastanza costosa, Dick dice che se fosse più giovane continuerebbe ad usare questo tipo di supporto. Tony Graffio

Phototrace 2014 Brescia
Dick Arentz ama l'Italia anche per il buon cibo e la simpatia della gente
Dick Arentz loves Italy because of the good food and friendly people

Talking to the Master of the Platinum Palladium Techiques

Dick Arentz's philosophy is very simple, because he is not a man of many words and he manages to sum up everything in an analytical way understandable to all.
<I photograph what I like.>
With this in mind, Dick travels a lot and went to photograph the landscapes of the places that he loves to make photo books to propose to publishers who value his work.
Before the days of Phototrace 2014, Dick was in Verona for work on his new photographic project: The Veneto; being in good relations of friendship with a couple of italian photographers who partecipated at the photographic event of Brescia, Dick had been invited to Phototrace 2014 and he has agreed to take part at it with enthusiasm.
The origins of the Arentz family are found in Transivania, where his father was born in 1899 in Mediasch, a German town near Hermannstadt (Sibiu), a time in the Austro-Hungarian Empire, now in Romania. At age 13, Arentz senior emigrated to the USA to settle in Detroit, Michigan, where Dick was born in 1935.
His father worked as a carpenter in the construction of wooden furniture, but he was also an amateur photographer.
Dick began his career as a doctor, but in 1965 began to seriously passionate about photography and from 1970 to 1973 he attended courses in this discipline at the Michigan University, under the direction of Phil Davis.
Then, he continued his preparation by reading all the books of Edward Weston and studying with Ansel Adams.
In 1980 he began working professionally as a photographer.
He returned many times to California and stayed in touch with Phil Davis, both to deepen its improvement to the Adams' zonal systemsy and to devote himself to the platinum and palladium print.
In 1982, he was for the first time in Italy to achieve unusual landscapes and then he returned again in this country in 1986.
Arentz is very well known around the world for his book entitled: Platinum and Palladium printing, the Bible of every printer interested in the practice of this ancient technique which since 1873 has remained completely unchanged.
In the new edition, a new chapter has been added to discuss the preparation of the digital negative.
After being recognized as the master of platinum and palladium print, in 2005, Arentz met the photographer Lucia Gellard, who became her partner, until she turns off due to lung cancer in 2011.
Lucia had Italian origins, so together they returned 4 times in Italy for work projects.
Arentz, spends the summer in Flagstaff, Arizona, and while photographing in black and white, loves autumn for its colors. In fact, he has chosen this season to spend five weeks in Veneto.
Dick Arentz says he does not organize photographic exhibitions anymore because this activity has become too tiring for him. For the same reason, in 2004 he moved to digital photography. He says to use a Leica M8, but during our brief interview he had at his neck a Sony Apha 7R with a Leitz lens adapter. In the two days we spent together, I have always seen him only using a Summilux 35mm f 1.4.
Dick states that both, digital techniques and analog ones are wonderful, the film, however, requires the use of very bulky and heavy cameras, in addition film is more difficult to find and has some problems of haze in passing through the X-rays controls of the airports. Despite these problems and the fact that the film has also become quite costly, Dick says that if he was younger, he would continue to use this type of support. Tony Graffio


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