Il 14 maggio 1944, 365 B24 Liberator bombardarono una vasta zona del Veneto.
Vicenza era già stata altre volte un bersaglio degli americani, ma quel giorno si ebbero le perdite più gravi e le distruzioni maggiori.
Mia nonna era originaria di Asiago, per un certo periodo di tempo visse anche a Vicenza; negli anni 1940 però, lei risiedeva già a Milano, non so come sia entrata in possesso di circa 250 stampe originali dell'epoca che ritraggono una delle città più industrializzate d'Italia dopo il passaggio degli stormi dell'USAAF.
Oggi, io conservo questi documenti che potrebbero essere interessanti anche per meglio raccontare la storia di Vicenza, non so se esistano altre copie di questi scatti, o se fanno parte di un lotto unico, mi rendo comunque disponibile ad essere contattato da chi abbia interesse ad approfondire questo argomento.
Il mio intento è quello di tornare sui posti indicati da queste fotografie per effettuare dei nuovi scatti che a distanza di più di 70 anni servano a far vedere come è mutato il territorio e quali beni architettonici sono andati perduti per sempre.
Da sempre sono interessato ai mutamenti provocati dal trascorrere del tempo ed ad una lettura in chiave attuale dei luoghi nei quali viviamo.
Chi volesse sostenere questa ricerca estetica e storica mi scriva a ortodossiafotografica@gmail.com, o mi chiami allo 3339955876. Tony Graffio
Corso Ettore Muti, Chiesa di San Gaetano
Corso Ettore Muti
Piazza Marconi, Scuole San Francesco
Viale Mazzini, Scalo Ferroviario
Vicenza Borgo Berga
Fotografia aerea di Vicenza ripresa dal 376th Heavy Bombing Group
On May 14, 1944, 365 B24 Liberator bombed a wide area of the Veneto.
Vicenza had been already a target of the Americans,but that day this city had the greatest losses and the worst destructions.
My grandmother was from Asiago, for a certain period of time she also lived in Vicenza; in the 1940s, however, she already lived in Milan. I do not know how she got in possession of about 250 original prints of the period depicting one of the most industrialized cities of Italy after the passage of USAAF flocks.
Today, I keep these documents that could be interesting also to better tell the story of Vicenza. I do not know if there are other copies of these photos, or if they are part of a single lot, I am still willing to be contacted by anyone interested in exploring this topic.
My intention is to get back on the places indicated by these photographs to make new shots that after more than 70 years to show how the area has changed and what architectural heritage have been lost forever.
I have always been interested in the changes caused by the passage of time and to be interpreted in a current of the places where we live.
Anyone wishing to support this aesthetic and historical research, please write me at ortodossiafotografica@gmail.com, or call me at 3339955876. Tony Graffio
Le guerre sono state la gran piaga dell'Umanità. Peggiori che la peste, benché la peste abbondasse di esse. Mi interessano molto le foto storiche. Ti ringrazio, Walter.
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